26 giugno 2025 – Il consiglio comunale vota all’unanimità il suo NO

La delibera  è stata approvata con il voto unanime di maggioranza e opposizione. Il Comune la porterà come propria posizione nella Conferenza dei servizi, chiamata ad autorizzare o meno la realizzazione dell’impianto.

«Valutazione non favorevole all’insediamento dell’industria insalubre di prima classe» rappresentata dal progetto Edison alla Zipa, «non approvare la deroga all’altezza per l’intervento»: sui due punti sui quali era chiamato a esprimersi in tema, il Consiglio comunale ha detto il doppio no all’impianto per il trattamento di rifiuti anche pericolosi che la multinazionale vorrebbe realizzare in via dell’Industria.

La delibera fa riferimento in primis al principio di precauzione: «qualora sia possibile che una determinata azione possa arrecare danno ai cittadini o all’ambiente, tale azione non dovrebbe essere perseguita soprattutto nel caso in cui le informazioni scientifiche siano insufficienti, non conclusive o incerte».

In relazione ai rischi legati all’amianto, «nelle operazioni di movimentazione dei rifiuti contenenti amianto non è possibile escludere in assoluto, come peraltro evidenziato da ARPAM, la possibilità di eventuali rilasci accidentali di fibre nell’aria e nel suolo circostante; la proposta progettuale non garantisce una piena ed efficace tutela della salute pubblica per l’assenza di uno strumento prognostico valido, per il fatto che le fibre di amianto, soprattutto se rielaborate, possono raggiungere dimensioni estremamente ridotte, tali che il loro tempo di caduta al suolo, una volta disperse, si prolunga notevolmente e la loro sospensione nell’aria può perdurare per molto tempo con una diffusione anche ad elevata distanza dal luogo di origine; per il fatto che, come desumibile dalla letteratura specialistica in materia, la presenza di concentrazioni di fibre anche modeste, non esclude, la possibile incidenza di malattie neoplastiche quali tipicamente il mesotelioma e non solo, con manifestazioni anche estremamente ritardate nel tempo (a distanza di 20 anni ed oltre), per il fatto che l’impianto è previsto che si inserisca in un contesto urbano denso di attività di varia natura (attività produttive, direzionali e commerciali) e di recettori sensibili (scuola, residenze, etc.)».

Altro punto sollevato è quello relativo alla qualità dell’aria, «la proposta progettuale va ad inserirsi in un contesto nel quale viene evidenziato un impatto non trascurabile rispetto ai valori di qualità dell’aria ante operam, tale da richiedere per l’impianto stesso un abbattimento significativo delle emissioni di alcuni inquinanti; le emissioni di inquinanti in atmosfera proprie dell’impianto, pur entro i limiti di legge, risultano ampiamente superiori a quelle indotte dal traffico veicolare correlato al nuovo Hub Amazon sito in zona Interporto preso a riferimento dallo stesso proponente; l’effetto cumulo dell’impianto con il contesto consolidato, con presenza consistente di lavoratori, attività commerciali, turistico-ricettive e recettori sensibili (es. scuola), comporta la non sostenibilità e non compatibilità ambientale dello stesso, non potendosi escludere un effetto negativo sulla popolazione più direttamente interessata».

Infine, «stante la presenza di contaminazione nella falda profonda con solventi clorurati si ritiene non sia possibile escludere che tale contaminazione non possa, sommandosi alle sopra descritte potenziali criticità, rappresentare un ulteriore fattore di rischio per la salute».

In relazione alla deroga all’altezza, l’atto argomenta: «i nuovi corpi di fabbrica e manufatti raggiungono altezze che si ritengono non compatibili con il contesto in cui vengono inseriti, caratterizzato per lo più dalla presenza di costruzioni a destinazione produttiva con altezze inferiori a quelle oggetto della presente deroga. Il progetto presentato risulta dissonante rispetto al tessuto edilizio preesistente e circostante. La deroga non riguarda elementi puntuali dell’impianto ma la quasi totalità dello stesso, determinando, così un notevole impatto visivo».

Articolo completo originale:  https://www.centropagina.it/jesi/jesi-progetto-edison-consiglio-comunale-vota-conferenza-servizi/   (Centro pagina, autore Fabrizio Romagnoli)